2do 40 Anni

Esodo 2:11-7:6 Secondo dei tre intervalli di 40 anni

Durante questo tempo il re morì Esodo 2:23

Esodo – Capitolo 2

2. GIOVINEZZA E VOCAZIONE DI MOSE’

Fuga di Mosé in Madian

[11]In quei giorni, Mosè, cresciuto in età, si
recò dai suoi fratelli e notò i lavori pesanti da cui
erano oppressi. Vide un Egiziano che colpiva un Ebreo, uno dei suoi
fratelli. [12]Voltatosi attorno e visto che non c’era nessuno,
colpì a morte l’Egiziano e lo seppellì nella sabbia. [13]Il
giorno dopo, uscì di nuovo e, vedendo due Ebrei che stavano
rissando, disse a quello che aveva torto: «Perché percuoti
il tuo fratello?». [14]Quegli rispose: «Chi ti ha
costituito capo e giudice su di noi? Pensi forse di uccidermi, come hai
ucciso l’Egiziano?». Allora Mosè ebbe paura e
pensò: «Certamente la cosa si è risaputa». [15]Poi
il faraone sentì parlare di questo fatto e cercò di
mettere a morte Mosè. Allora Mosè si allontanò dal
faraone e si stabilì nel paese di Madian e sedette presso un
pozzo.

[16]Ora il sacerdote di Madian aveva sette figlie. Esse
vennero ad attingere acqua per riempire gli abbeveratoi e far bere il
gregge del padre. [17]Ma arrivarono alcuni pastori e le
scacciarono. Allora Mosè si levò a difenderle e fece bere
il loro bestiame. [18]Tornate dal loro padre Reuel, questi
disse loro: «Perché oggi avete fatto ritorno così
in fretta?». [19]Risposero: «Un Egiziano ci ha
liberate dalle mani dei pastori; è stato lui che ha attinto per
noi e ha dato da bere al gregge». [20]Quegli disse alle
figlie: «Dov’è? Perché avete lasciato là
quell’uomo? Chiamatelo a mangiare il nostro cibo!». [21]Così
Mosè accettò di abitare con quell’uomo, che gli diede in
moglie la propria figlia Zippora. [22]Ella gli partorì
un figlio ed egli lo chiamò Gherson, perché diceva:
«Sono un emigrato in terra straniera!».

VOCAZIONE DI MOSE’

[23]Nel lungo corso di quegli anni, il re d’Egitto morì.
Gli Israeliti gemettero per la loro schiavitù, alzarono grida di
lamento e il loro grido dalla schiavitù salì a Dio. [24]Allora
Dio ascoltò il loro lamento, si ricordò della sua
alleanza con Abramo e Giacobbe. [25]Dio guardò la
condizione degli Israeliti e se ne prese pensiero.

Esodo – Capitolo 3

Mosè e il roveto ardente

[1]Ora Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo
suocero, sacerdote di Madian, e condusse il bestiame oltre il deserto e
arrivò al monte di Dio, l’Oreb. [2]L’angelo del Signore
gli apparve in una fiamma di fuoco in mezzo a un roveto. Egli
guardò ed ecco: il roveto ardeva nel fuoco, ma quel roveto non
si consumava. [3]Mosè pensò: «Voglio
avvicinarmi a vedere questo grande spettacolo: perché il roveto
non brucia?». [4]Il Signore vide che si era avvicinato
per vedere e Dio lo chiamò dal roveto e disse:
«Mosè, Mosè!». Rispose:
«Eccomi!». [5]Riprese: «Non avvicinarti!
Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai
è una terra santa!». [6]E disse: «Io sono il
Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di
Giacobbe». Mosè allora si velò il viso,
perché aveva paura di guardare verso Dio.

Missione di Mosè

[7]Il Signore disse: «Ho osservato la miseria del mio
popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sorveglianti;
conosco infatti le sue sofferenze. [8]Sono sceso per liberarlo
dalla mano dell’Egitto e per farlo uscire da questo paese verso un
paese bello e spazioso, verso un paese dove scorre latte e miele, verso
il luogo dove si trovano il Cananeo, l’Hittita, l’Amorreo, il
Perizzita, l’Eveo, il Gebuseo. [9]Ora dunque il grido degli
Israeliti è arrivato fino a me e io stesso ho visto
l’oppressione con cui gli Egiziani li tormentano. [10]Ora
và! Io ti mando dal faraone. Fà uscire dall’Egitto il mio
popolo, gli Israeliti!». [11]Mosè disse a Dio:
«Chi sono io per andare dal faraone e per far uscire dall’Egitto
gli Israeliti?». [12]Rispose: «Io sarò con
te. Eccoti il segno che io ti ho mandato: quando tu avrai fatto uscire
il popolo dall’Egitto, servirete Dio su questo monte».

Rivelazione del nome divino

[13]Mosè disse a Dio: «Ecco io arrivo dagli
Israeliti e dico loro: Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi. Ma
mi diranno: Come si chiama? E io che cosa risponderò
loro?». [14]Dio disse a Mosè: «Io sono colui
che sono!». Poi disse: «Dirai agli Israeliti: Io-Sono mi ha
mandato a voi». [15]Dio aggiunse a Mosè:
«Dirai agli Israeliti: Il Signore, il Dio dei vostri padri, il
Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe mi ha mandato a
voi. Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo
con cui sarò ricordato di generazione in generazione.

Istruzioni sulla missione di Mosè

[16]Và! Riunisci gli anziani d’Israele e dì loro:
Il Signore, Dio dei vostri padri, mi è apparso, il Dio di
Abramo, di Isacco, di Giacobbe, dicendo: Sono venuto a vedere voi e
ciò che vien fatto a voi in Egitto. [17]E ho detto: Vi
farò uscire dalla umiliazione dell’Egitto verso il paese del
Cananeo, dell’Hittita, dell’Amorreo, del Perizzita, dell’Eveo e del
Gebuseo, verso un paese dove scorre latte e miele. [18]Essi
ascolteranno la tua voce e tu e gli anziani d’Israele andrete dal re di
Egitto e gli riferirete: Il Signore, Dio degli Ebrei, si è
presentato a noi. Ci sia permesso di andare nel deserto a tre giorni di
cammino, per fare un sacrificio al Signore, nostro Dio. [19]Io
so che il re d’Egitto non vi permetterà di partire, se non con
l’intervento di una mano forte. [20]Stenderò dunque la
mano e colpirò l’Egitto con tutti i prodigi che opererò
in mezzo ad esso, dopo egli vi lascerà andare.

Spogliazione degli Egiziani

[21]Farò sì che questo popolo trovi grazia agli
occhi degli Egiziani: quando partirete, non ve ne andrete a mani vuote.
[22]Ogni
donna domanderà alla sua vicina e all’inquilina della sua casa
oggetti di argento e oggetti d’oro e vesti; ne caricherete i vostri
figli e le vostre figlie e spoglierete l’Egitto».

Esodo – Capitolo 4

Potere taumaturgico concesso a Mosè
Portenti per Mos
è

[1]Mosè rispose: «Ecco, non mi crederanno, non
ascolteranno la mia voce, ma diranno: Non ti è apparso il
Signore!». [2]Il Signore gli disse: «Che hai in
mano?». Rispose: «Un bastone». [3]Riprese:
«Gettalo a terra!». Lo gettò a terra e il bastone
diventò un serpente, davanti al quale Mosè si mise a
fuggire. [4]Il Signore disse a Mosè: «Stendi la
mano e prendilo per la coda!». Stese la mano, lo prese e
diventò di nuovo un bastone nella sua mano. [5]«Questo
perché credano che ti è apparso il Signore, il Dio dei
loro padri, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di
Giacobbe». [6]Il Signore gli disse ancora:
«Introduci la mano nel seno!». Egli si mise in seno la mano
e poi la ritirò: ecco la sua mano era diventata lebbrosa, bianca
come la neve. [7]Egli disse: «Rimetti la mano nel
seno!». Rimise in seno la mano e la tirò fuori: ecco era
tornata come il resto della sua carne. [8]«Dunque se non
ti credono e non ascoltano la voce del primo segno, crederanno alla
voce del secondo! [9]Se non credono neppure a questi due segni
e non ascolteranno la tua voce, allora prenderai acqua del Nilo e la
verserai sulla terra asciutta: l’acqua che avrai presa dal Nilo
diventerà sangue sulla terra asciutta».

Aronne interprete di Mosè

[10]Mosè disse al Signore: «Mio Signore, io non
sono un buon parlatore; non lo sono mai stato prima e neppure da quando
tu hai cominciato a parlare al tuo servo, ma sono impacciato di bocca e
di lingua». [11]Il Signore gli disse: «Chi ha dato
una bocca all’uomo o chi lo rende muto o sordo, veggente o cieco? Non
sono forse io, il Signore? [12]Ora và! Io sarò
con la tua bocca e ti insegnerò quello che dovrai dire». [13]Mosè
disse: «Perdonami, Signore mio, manda chi vuoi mandare!». [14]Allora
la collera del Signore si accese contro Mosè e gli disse:
«Non vi è forse il tuo fratello Aronne, il levita? Io so
che lui sa parlar bene. Anzi sta venendoti incontro. Ti vedrà e
gioirà in cuor suo. [15]Tu gli parlerai e metterai sulla
sua bocca le parole da dire e io sarò con te e con lui mentre
parlate e vi suggerirò quello che dovrete fare. [16]Parlerà
lui al popolo per te: allora egli sarà per te come bocca e tu
farai per lui le veci di Dio. [17]Terrai in mano questo
bastone, con il quale tu compirai i prodigi».

Ritorno di Mosè in Egitto. Partenza da Madian

[18]Mosè partì, tornò da Ietro suo suocero
e gli disse: «Lascia che io parta e torni dai miei fratelli che
sono in Egitto, per vedere se sono ancora vivi!». Ietro disse a
Mosè: «Và pure in pace!». [19]Il
Signore disse a Mosè in Madian: «Và, torna in
Egitto, perché sono morti quanti insidiavano la tua
vita!». [20]Mosè prese la moglie e i figli, li
fece salire sull’asino e tornò nel paese di Egitto. Mosè
prese in mano anche il bastone di Dio.

[21]Il Signore disse a Mosè: «Mentre tu parti
per tornare in Egitto, sappi che tu compirai alla presenza del faraone
tutti i prodigi che ti ho messi in mano; ma io indurirò il suo
cuore ed egli non lascerà partire il mio popolo. [22]Allora
tu dirai al faraone: Dice il Signore: Israele è il mio figlio
primogenito. [23]Io ti avevo detto: lascia partire il mio
figlio perché mi serva! Ma tu hai rifiutato di lasciarlo
partire. Ecco io faccio morire il tuo figlio primogenito!».

Circoncisione del figlio di Mosè

[24]Mentre si trovava in viaggio, nel luogo dove pernottava, il
Signore gli venne contro e cercò di farlo morire. [25]Allora
Zippora prese una selce tagliente, recise il prepuzio del figlio e con
quello gli toccò i piedi e disse: «Tu sei per me uno sposo
di sangue». [26]Allora si ritirò da lui. Essa
aveva detto sposo di sangue a causa della circoncisione.

Incontro con Aronne

[27]Il Signore disse ad Aronne: «Và incontro a
Mosè nel deserto!». Andò e lo incontrò al
monte di Dio e lo baciò. [28]Mosè riferì
ad Aronne tutte le parole con le quali il Signore lo aveva inviato e
tutti i segni con i quali l’aveva accreditato.

[29]Mosè e Aronne andarono e adunarono tutti gli
anziani degli Israeliti. [30]Aronne parlò al popolo,
riferendo tutte le parole che il Signore aveva dette a Mosè, e
compì i segni davanti agli occhi del popolo. [31]Allora
il popolo credette. Essi intesero che il Signore aveva visitato gli
Israeliti e che aveva visto la loro afflizione; si inginocchiarono e si
prostrarono.

Esodo – Capitolo 5

Primo incontro con il faraone  – Mattoni
senza Paglia

[1]Dopo, Mosè e Aronne vennero dal Faraone e gli
annunziarono: «Dice il Signore, il Dio d’Israele: Lascia partire
il mio popolo perché mi celebri una festa nel deserto!». [2]Il
faraone rispose: «Chi è il Signore, perché io debba
ascoltare la sua voce per lasciar partire Israele? Non conosco il
Signore e neppure lascerò partire Israele!». [3]Ripresero:
«Il Dio degli Ebrei si è presentato a noi. Ci sia dunque
concesso di partire per un viaggio di tre giorni nel deserto e
celebrare un sacrificio al Signore, nostro Dio, perché non ci
colpisca di peste o di spada!». [4]Il re di Egitto disse
loro: «Perché, Mosè e Aronne, distogliete il popolo
dai suoi lavori? Tornate ai vostri lavori!». [5]Il
faraone aggiunse: «Ecco, ora sono numerosi più del popolo
del paese, voi li vorreste far cessare dai lavori forzati!».

Istruzioni ai capi dei lavori forzati

[6]In quel giorno il faraone diede questi ordini ai sorveglianti
del popolo e ai suoi scribi: «[7]Non darete più la
paglia al popolo per fabbricare i mattoni come facevate prima. Si
procureranno da sé la paglia. [8]Però voi dovete
esigere il numero di mattoni che facevano prima, senza ridurlo.
Perché sono fannulloni; per questo protestano: Vogliamo partire,
dobbiamo sacrificare al nostro Dio! [9]Pesi dunque il lavoro su
questi uomini e vi si trovino impegnati; non diano retta a parole
false!».

[10]I sorveglianti del popolo e gli scribi uscirono e
parlarono al popolo: «Ha ordinato il faraone: Io non vi dò
più paglia. [11]Voi stessi andate a procurarvela dove ne
troverete, ma non diminuisca il vostro lavoro».

[12]Il popolo si disperse in tutto il paese d’Egitto a
raccattare stoppie da usare come paglia. [13]Ma i sorveglianti
li sollecitavano dicendo: «Porterete a termine il vostro lavoro;
ogni giorno il quantitativo giornaliero, come quando vi era la
paglia». [14]Bastonarono gli scribi degli Israeliti,
quelli che i sorveglianti del faraone avevano costituiti loro capi,
dicendo: «Perché non avete portato a termine anche ieri e
oggi, come prima, il vostro numero di mattoni?».

Recriminazione degli scribi e del popolo

[15]Allora gli scribi degli Israeliti vennero dal faraone a
reclamare, dicendo: «Perché tratti così i tuoi
servi? [16]Paglia non vien data ai tuoi servi, ma i mattoni –
ci si dice – fateli! Ed ecco i tuoi servi sono bastonati e la colpa
è del tuo popolo!». [17]Rispose: «Fannulloni
siete, fannulloni! Per questo dite: Vogliamo partire, dobbiamo
sacrificare al Signore. [18]Ora andate, lavorate! Non vi
sarà data paglia, ma voi darete lo stesso numero di
mattoni».

[19]Gli scribi degli Israeliti si videro ridotti a mal
partito, quando fu loro detto: «Non diminuirete affatto il numero
giornaliero dei mattoni». [20]Quando, uscendo dalla
presenza del faraone, incontrarono Mosè e Aronne che stavano ad
aspettarli, [21]dissero loro: «Il Signore proceda contro
di voi e giudichi; perché ci avete resi odiosi agli occhi del
faraone e agli occhi dei suoi ministri, mettendo loro in mano la spada
per ucciderci!».

[22]Allora Mosè si rivolse al Signore e disse:
«Mio Signore, perché hai maltrattato questo popolo?
Perché dunque mi hai inviato? [23]Da quando sono venuto
dal faraone per parlargli in tuo nome, egli ha fatto del male a questo
popolo e tu non hai per nulla liberato il tuo popolo!».

Esodo – Capitolo 6

[1]Il Signore disse a Mosè: «Ora vedrai quello
che sto per fare al faraone con mano potente, li lascerà andare,
anzi con mano potente li caccerà dal suo paese!».

Nuovo racconto della vocazione di Mosè

[2]Dio parlò a Mosè e gli disse: «Io sono il
Signore! [3]Sono apparso ad Abramo, a Isacco, a Giacobbe come
Dio onnipotente, ma con il mio nome di Signore non mi son manifestato a
loro. [4]Ho anche stabilito la mia alleanza con loro, per dar
loro il paese di Canaan, quel paese dov’essi soggiornarono come
forestieri. [5]Sono ancora io che ho udito il lamento degli
Israeliti asserviti dagli Egiziani e mi sono ricordato della mia
alleanza. [6]Per questo dì agli Israeliti: Io sono il
Signore! Vi sottrarrò ai gravami degli Egiziani, vi
libererò dalla loro schiavitù e vi libererò con
braccio teso e con grandi castighi. [7]Io vi prenderò
come mio popolo e diventerò il vostro Dio. Voi saprete che io
sono il Signore, il vostro Dio, che vi sottrarrà ai gravami
degli Egiziani. [8]Vi farò entrare nel paese che ho
giurato a mano alzata di dare ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe, e ve lo
darò in possesso: io sono il Signore!».

[9]Mosè parlò così agli Israeliti, ma
essi non ascoltarono Mosè, perché erano all’estremo della
sopportazione per la dura schiavitù.

[10]Il Signore parlò a Mosè: [11]«Và
e parla al faraone re d’Egitto, perché lasci partire dal suo
paese gli Israeliti!». [12]Mosè disse alla
presenza del Signore: «Ecco gli Israeliti non mi hanno ascoltato:
come vorrà ascoltarmi il faraone, mentre io ho la parola
impacciata?». [13]Il Signore parlò a Mosè e
ad Aronne e diede loro un incarico presso gli Israeliti e presso il
faraone re d’Egitto, per far uscire gli Israeliti dal paese d’Egitto.

Spiegazioni illustrative della Bibbia con commenti ausiliari scritti