10 Piaghe

Le dieci piaghe, Esodo 7:14-11:10

Esodo 7:14-11:10

1. Piaga del Sangue

[14]Poi il Signore disse a Mosè: «Il cuore del faraone
è irremovibile: si è rifiutato di lasciar partire il
popolo. [15]Và dal faraone al mattino quando uscirà verso
le acque. Tu starai davanti a lui sulla riva del Nilo, tenendo in mano
il bastone che si è cambiato in serpente. [16]Gli riferirai: Il
Signore, il Dio degli Ebrei, mi ha inviato a dirti: Lascia partire il
mio popolo, perché possa servirmi nel deserto; ma tu finora non
hai obbedito. [17]Dice il Signore: Da questo fatto saprai che io sono
il
Signore; ecco, con il bastone che ho in mano io batto un colpo sulle
acque che sono nel Nilo: esse si muteranno in sangue. [18]I pesci che
sono nel Nilo moriranno e il Nilo ne diventerà fetido,
così che gli Egiziani non potranno più bere le acque del
Nilo!». [19]Il Signore disse a Mosè: «Comanda ad
Aronne: Prendi il tuo bastone e stendi la mano sulle acque degli
Egiziani, sui loro fiumi, canali, stagni, e su tutte le loro raccolte
di
acqua; diventino sangue, e ci sia sangue in tutto il paese d’Egitto,
perfino nei recipienti di legno e di pietra!».

 [20]Mosè e Aronne eseguirono quanto aveva ordinato il
Signore: Aronne alzò il bastone e percosse le acque che erano
nel
Nilo sotto gli occhi del faraone e dei suoi servi. Tutte le acque che
erano nel Nilo si mutarono in sangue. [21]I pesci che erano nel Nilo
morirono e il Nilo ne divenne fetido, così che gli Egiziani non
poterono più berne le acque. Vi fu sangue in tutto il paese
d’Egitto. [22]Ma i maghi dell’Egitto, con le loro magie, operarono la
stessa cosa. Il cuore del faraone si ostinò e non diede loro
ascolto, secondo quanto aveva predetto il Signore. [23]Il faraone
voltò le spalle e rientrò nella sua casa e non tenne
conto
neppure di questo fatto. [24]Tutti gli Egiziani scavarono allora nei
dintorni del Nilo per attingervi acqua da bere, perché non
potevano bere le acque del Nilo.[25]Sette giorni trascorsero dopo che
il
Signore aveva colpito il Nilo.

2. Piaga: le rane

[26]Poi il Signore disse a Mosè: «Và a riferire al
faraone: Dice il Signore: Lascia andare il mio popolo perché mi
possa servire! [27]Se tu rifiuti di lasciarlo andare, ecco, io
colpirò tutto il tuo territorio con le rane: [28]il Nilo
comincerà a pullulare di rane; esse usciranno, ti entreranno in
casa, nella camera dove dormi e sul tuo letto, nella casa dei tuoi
ministri e tra il tuo popolo, nei tuoi forni e nelle tue madie.
[29]Contro di te e contro tutti i tuoi ministri usciranno le
rane». Esodo – Capitolo 8 [1]Il Signore disse a Mosè:
«Comanda ad Aronne: Stendi la mano con il tuo bastone sui fiumi,
sui canali e sugli stagni e fà uscire le rane sul paese
d’Egitto!». [2]Aronne stese la mano sulle acque d’Egitto e le
rane
uscirono e coprirono il paese d’Egitto. [3]Ma i maghi, con le loro
magie, operarono la stessa cosa e fecero uscire le rane sul paese
d’Egitto. [4]Il faraone fece chiamare Mosè e Aronne e disse:
«Pregate il Signore, perché allontani le rane da me e dal
mio popolo; io lascerò andare il popolo, perché possa
sacrificare al Signore!». [5]Mosè disse al faraone:
«Fammi l’onore di comandarmi per quando io devo pregare in favore
tuo e dei tuoi ministri e del tuo popolo, per liberare dalle rane te e
le tue case, in modo che ne rimangano soltanto nel Nilo».
[6]Rispose: «Per domani». Riprese: «Secondo la tua
parola! Perché tu sappia che non esiste nessuno pari al Signore,
nostro Dio, [7]le rane si ritireranno da te e dalle tue case, dai tuoi
servitori e dal tuo popolo: ne rimarranno soltanto nel Nilo».
[8]Mosè e Aronne si allontanarono dal faraone e Mosè
supplicò il Signore riguardo alle rane, che aveva mandate contro
il faraone. [9]Il Signore operò secondo la parola di Mosè
e le rane morirono nelle case, nei cortili e nei campi. [10]Le
raccolsero in tanti mucchi e il paese ne fu ammorbato. [11]Ma il
faraone
vide ch’era intervenuto il sollievo, si ostinò e non diede loro
ascolto, secondo quanto aveva predetto il Signore. 3a piaga: le zanzare
[12]Quindi il Signore disse a Mosè: «Comanda ad Aronne:
Stendi il tuo bastone, percuoti la polvere della terra: essa si
muterà in zanzare in tutto il paese d’Egitto».
[13]Così fecero: Aronne stese la mano con il suo bastone,
colpì la polvere della terra e infierirono le zanzare sugli
uomini e sulle bestie; tutta la polvere del paese si era mutata in
zanzare in tutto l’Egitto. [14]I maghi fecero la stessa cosa con le
loro
magie, per produrre zanzare, ma non riuscirono e le zanzare infierivano
sugli uomini e sulle bestie. [15]Allora i maghi dissero al faraone:
«E’ il dito di Dio!». Ma il cuore del faraone si
ostinò e non diede ascolto, secondo quanto aveva predetto il
Signore.

3. Piaga della zanzare

[16]Poi il Signore disse a Mosè: «Alzati di buon mattino e
presentati al faraone quando andrà alle acque; gli riferirai:
Dice il Signore: Lascia partire il mio popolo, perché mi possa
servire! [17]Se tu non lasci partire il mio popolo, ecco manderò
su di te, sui tuoi ministri, sul tuo popolo e sulle tue case i mosconi:
le case degli Egiziani saranno piene di mosconi e anche il suolo sul
quale essi si trovano. [18]Ma in quel giorno io eccettuerò il
paese di Gosen, dove dimora il mio popolo, in modo che là non vi
siano mosconi, perché tu sappia che io, il Signore, sono in
mezzo al paese! [19]Così farò distinzione tra il mio
popolo e il tuo popolo. Domani avverrà questo segno».

4. Piaga della Mosche

[20]Così fece il Signore: una massa imponente di mosconi
entrò nella casa del faraone, nella casa dei suoi ministri e in
tutto il paese d’Egitto; la regione era devastata a causa dei mosconi.
[21]Il faraone fece chiamare Mosè e Aronne e disse:
«Andate a sacrificare al vostro Dio nel paese!». [22]Ma
rispose Mosè: «Non è opportuno far così
perché quello che noi sacrifichiamo al Signore, nostro Dio,
è abominio per gli Egiziani. Se noi facciamo un sacrificio
abominevole agli Egiziani sotto i loro occhi, forse non ci lapideranno?
[23]Andremo nel deserto, a tre giorni di cammino, e sacrificheremo al
Signore, nostro Dio, secondo quanto egli ci ordinerà!».
[24]Allora il faraone replicò: «Vi lascerò partire
e potrete sacrificare al Signore nel deserto. Ma non andate troppo
lontano e pregate per me». [25]Rispose Mosè: «Ecco,
uscirò dalla tua presenza e pregherò il Signore; domani i
mosconi si ritireranno dal faraone, dai suoi ministri e dal suo popolo.
Però il faraone cessi di burlarsi di noi, non lasciando partire
il popolo, perché possa sacrificare al Signore!».
[26]Mosè si allontanò dal faraone e pregò il
Signore. [27]Il Signore agì secondo la parola di Mosè e
allontanò i mosconi dal faraone, dai suoi ministri e dal suo
popolo: non ne restò neppure uno. [28]Ma il faraone si
ostinò anche questa volta e non lasciò partire il popolo.

5. Plague del bestiame

Esodo – Capitolo 9 5a piaga: mortalità del bestiame [1]Allora il
Signore si rivolse a Mosè: «Và a riferire al
faraone: Dice il Signore, il Dio degli Ebrei: Lascia partire il mio
popolo, perché mi possa servire! [2]Se tu rifiuti di lasciarlo
partire e lo trattieni ancora, [3]ecco la mano del Signore viene sopra
il tuo bestiame che è nella campagna, sopra i cavalli, gli
asini, i cammelli, sopra gli armenti e le greggi, con una peste assai
grave! [4]Ma il Signore farà distinzione tra il bestiame di
Israele e quello degli Egiziani, così che niente muoia di quanto
appartiene agli Israeliti». [5]Il Signore fissò la data,
dicendo: «Domani il Signore compirà questa cosa nel
paese!». [6]Appunto il giorno dopo, il Signore compì
questa cosa: morì tutto il bestiame degli Egiziani, ma del
bestiame degli Israeliti non morì neppure un capo. [7]Il faraone
mandò a vedere ed ecco neppur un capo era morto del bestiame
d’Israele. Ma il cuore del faraone rimase ostinato e non lasciò
partire il popolo.

6. Piaga delle ulcere

6a piaga: le ulcere [8]Il Signore disse a Mosè e ad Aronne:
«Procuratevi una manciata di fuliggine di fornace: Mosè la
getterà in aria sotto gli occhi del faraone. [9]Essa
diventerà un pulviscolo diffuso su tutto il paese d’Egitto e
produrrà, sugli uomini e sulle bestie, un’ulcera con pustole, in
tutto il paese d’Egitto». [10]Presero dunque fuliggine di
fornace,
si posero alla presenza del faraone, Mosè la gettò in
aria
ed essa produsse ulcere pustolose, con eruzioni su uomini e bestie.
[11]I maghi non poterono stare alla presenza di Mosè a causa
delle ulcere che li avevano colpiti come tutti gli Egiziani. [12]Ma il
Signore rese ostinato il cuore del faraone, il quale non diede loro
ascolto, come il Signore aveva predetto a Mosè.

7. The Plague della Grandine

7a piaga: la grandine [13]Poi il Signore disse a Mosè:
«Alzati di buon mattino, presentati al faraone e annunziagli:
Dice
il Signore, il Dio degli Ebrei: Lascia partire il mio popolo,
perché mi possa servire! [14]Perché questa volta io mando
tutti i miei flagelli contro di te, contro i tuoi ministri e contro il
tuo popolo, perché tu sappia che nessuno è come me su
tutta la terra. [15]Se fin da principio io avessi steso la mano per
colpire te e il tuo popolo con la peste, tu saresti ormai cancellato
dalla terra; [16]invece ti ho lasciato vivere, per dimostrarti la mia
potenza e per manifestare il mio nome in tutta la terra. [17]Ancora ti
opponi al mio popolo e non lo lasci partire! [18]Ecco, io faccio cadere
domani a questa stessa ora una grandine violentissima come non c’era
mai
stata in Egitto dal giorno della sua fondazione fino ad oggi. [19]Manda
dunque fin d’ora a mettere al riparo il tuo bestiame e quanto hai in
campagna. Su tutti gli uomini e su tutti gli animali che si trovano in
campagna e che non saranno ricondotti in casa, scenderà la
grandine ed essi moriranno». [20]Chi tra i ministri del faraone
temeva il Signore fece ricoverare nella casa i suoi schiavi e il suo
bestiame; [21]chi invece non diede retta alla parola del Signore
lasciò schiavi e bestiame in campagna. [22]Il Signore disse a
Mosè: «Stendi la mano verso il cielo: vi sia grandine in
tutto il paese di Egitto, sugli uomini, sulle bestie e su tutte le erbe
dei campi nel paese di Egitto!». [23]Mosè stese il bastone
verso il cielo e il Signore mandò tuoni e grandine; un fuoco
guizzò sul paese e il Signore fece piovere grandine su tutto il
paese d’Egitto. [24]Ci furono grandine e folgori in mezzo alla
grandine:
grandinata così violenta non vi era mai stata in tutto il paese
d’Egitto, dal tempo in cui era diventato nazione! [25]La grandine
colpì, in tutto il paese d’Egitto, quanto era nella campagna:
uomini e bestie; la grandine colpì anche tutta l’erba della
campagna e schiantò tutti gli alberi della campagna.

[26]Soltanto nel paese di Gosen, dove stavano gli Israeliti, non vi fu
grandine. [27]Allora il faraone mandò a chiamare Mosè e
Aronne e disse loro: «Questa volta ho peccato: il Signore ha
ragione; io e il mio popolo siamo colpevoli. [28]Pregate il Signore:
basta con i tuoni e la grandine! Vi lascerò partire e non
resterete qui più oltre». [29]Mosè gli rispose:
«Quando sarò uscito dalla città, stenderò le
mani verso il Signore: i tuoni cesseranno e non vi sarà
più grandine, perché tu sappia che la terra è del
Signore. [30]Ma quanto a te e ai tuoi ministri, io so che ancora non
temerete il Signore Dio». [31]Ora il lino e l’orzo erano stati
colpiti, perché l’orzo era in spiga e il lino in fiore; [32]ma
il
grano e la spelta non erano stati colpiti, perché tardivi.
[33]Mosè si allontanò dal faraone e dalla città;
stese allora le mani verso il Signore: i tuoni e la grandine cessarono
e
la pioggia non si rovesciò più sulla terra. [34]Il
faraone
vide che la pioggia era cessata, come anche la grandine e i tuoni, e
allora continuò a peccare e si ostinò, insieme con i suoi
ministri. [35]Il cuore del faraone si ostinò ed egli non
lasciò partire gli Israeliti, come aveva predetto il Signore per
mezzo di Mosè.

8. La Plague delle Carallette

Esodo – Capitolo 10 8a piaga: le cavallette [1]Allora il Signore disse
a Mosè: «Và dal faraone, perché io ho reso
irremovibile il suo cuore e il cuore dei suoi ministri, per operare
questi miei prodigi in mezzo a loro [2]e perché tu possa
raccontare e fissare nella memoria di tuo figlio e di tuo nipote come
io ho trattato gli Egiziani e i segni che ho compiuti in mezzo a loro e
così saprete che io sono il Signore!». [3]Mosè e
Aronne entrarono dal faraone e gli dissero: «Dice il Signore, il
Dio degli Ebrei: Fino a quando rifiuterai di piegarti davanti a me?
Lascia partire il mio popolo, perché mi possa servire. [4]Se tu
rifiuti di lasciar partire il mio popolo, ecco io manderò da
domani le cavallette sul tuo territorio. [5]Esse copriranno il paese,
così da non potersi più vedere il suolo: divoreranno
ciò che è rimasto, che vi è stato lasciato dalla
grandine, e divoreranno ogni albero che germoglia nella vostra
campagna. [6]Riempiranno le tue case, le case di tutti i tuoi ministri
e le case di tutti gli Egiziani, cosa che non videro i tuoi padri,
né i padri dei tuoi padri, da quando furono su questo suolo fino
ad oggi!». Poi voltarono le spalle e uscirono dalla presenza del
faraone. [7]I ministri del faraone gli dissero: «Fino a quando
costui resterà tra noi come una trappola? Lascia partire questa
gente perché serva il Signore suo Dio! Non sai ancora che
l’Egitto va in rovina?». [8]Mosè e Aronne furono
richiamati presso il faraone, che disse loro: «Andate, servite il
Signore, vostro Dio! Ma chi sono quelli che devono partire?».
[9]Mosè disse: «Andremo con i nostri giovani e i nostri
vecchi, con i figli e le figlie, con il nostro bestiame e le nostre
greggi perché per noi è una festa del Signore».
[10]Rispose: «Il Signore sia con voi, come io intendo lasciar
partire voi e i vostri bambini! Ma badate che voi avete di mira un
progetto malvagio. [11]Così non va! Partite voi uomini e servite
il Signore, se davvero voi cercate questo!». Li allontanarono dal
faraone. [12]Allora il Signore disse a Mosè: «Stendi la
mano sul paese d’Egitto per mandare le cavallette: assalgano il paese
d’Egitto e mangino ogni erba di quanto la grandine ha
risparmiato!». [13]Mosè stese il bastone sul paese di
Egitto e il Signore diresse sul paese un vento d’oriente per tutto quel
giorno e tutta la notte. Quando fu mattina, il vento di oriente aveva
portato le cavallette. [14]Le cavallette assalirono tutto il paese
d’Egitto e vennero a posarsi in tutto il territorio d’Egitto. Fu una
cosa molto grave: tante non ve n’erano mai state prima, né vi
furono in seguito. [15]Esse coprirono tutto il paese, così che
il
paese ne fu oscurato; divorarono ogni erba della terra e ogni frutto
d’albero che la grandine aveva risparmiato: nulla di verde rimase sugli
alberi e delle erbe dei campi in tutto il paese di Egitto. [16]Il
faraone allora convocò in fretta Mosè e Aronne e disse:
«Ho peccato contro il Signore, vostro Dio, e contro di voi.
[17]Ma
ora perdonate il mio peccato anche questa volta e pregate il Signore
vostro Dio perché almeno allontani da me questa morte!».
[18]Egli si allontanò dal faraone e pregò il Signore.
[19]Il Signore cambiò la direzione del vento e lo fece soffiare
dal mare con grande forza: esso portò via le cavallette e le
abbattè nel Mare Rosso; neppure una cavalletta rimase in tutto
il
territorio di Egitto. [20]Ma il Signore rese ostinato il cuore del
faraone, il quale non lasciò partire gli Israeliti.

9. La Plague delle Trenebre

9a piaga: le tenebre [21]Poi il Signore disse a Mosè:
«Stendi la mano verso il cielo: verranno tenebre sul paese di
Egitto, tali che si potranno palpare!». [22]Mosè stese la
mano verso il cielo: vennero dense tenebre su tutto il paese d’Egitto,
per tre giorni. [23]Non si vedevano più l’un l’altro e per tre
giorni nessuno si potè muovere dal suo posto. Ma per tutti gli
Israeliti vi era luce là dove abitavano. [24]Allora il faraone
convocò Mosè e disse: «Partite, servite il Signore!
Solo rimanga il vostro bestiame minuto e grosso! Anche i vostri bambini
potranno partire con voi». [25]Rispose Mosè: «Anche
tu metterai a nostra disposizione sacrifici e olocausti e noi li
offriremo al Signore nostro Dio. [26]Anche il nostro bestiame
partirà con noi: neppure un’unghia ne resterà qui.
Perché da esso noi dobbiamo prelevare le vittime per servire il
Signore, nostro Dio, e noi non sapremo come servire il Signore
finché non saremo arrivati in quel luogo». [27]Ma il
Signore rese ostinato il cuore del faraone, il quale non volle
lasciarli partire. [28]Gli rispose dunque il faraone: «Vattene da
me! Guardati dal ricomparire davanti a me, perché quando tu
rivedrai la mia faccia morirai». [29]Mosè disse:
«Hai parlato bene: non vedrò più la tua
faccia!».

10. La Piaga dei Primogrniti

Esodo – Capitolo 11 Annuncio della morte dei primogeniti [1]Il Signore
disse a Mosè: «Ancora una piaga manderò contro il
faraone e l’Egitto; dopo, egli vi lascerà partire di qui. Vi
lascerà partire senza restrizione, anzi vi caccerà via di
qui. [2]Dì dunque al popolo, che ciascuno dal suo vicino e
ciascuna dalla sua vicina si facciano dare oggetti d’argento e oggetti
d’oro». [3]Ora il Signore fece sì che il popolo trovasse
favore agli occhi degli Egiziani. Inoltre Mosè era un uomo assai
considerato nel paese d’Egitto, agli occhi dei ministri del faraone e
del popolo. [4]Mosè riferì: «Dice il Signore: Verso
la metà della notte io uscirò attraverso l’Egitto:
[5]morirà ogni primogenito nel paese di Egitto, dal primogenito
del faraone che siede sul trono fino al primogenito della schiava che
sta dietro la mola, e ogni primogenito del bestiame. [6]Un grande grido
si alzerà in tutto il paese di Egitto, quale non vi fu mai e
quale non si ripeterà mai più. [7]Ma contro tutti gli
Israeliti neppure un cane punterà la lingua, né contro
uomini, né contro bestie, perché sappiate che il Signore
fa distinzione tra l’Egitto e Israele. [8]Tutti questi tuoi servi
scenderanno a me e si prostreranno davanti a me, dicendo: Esci tu e
tutto il popolo che ti segue! Dopo, io uscirò!».
Mosè acceso di collera, si allontanò dal faraone. [9]Il
Signore aveva appunto detto a Mosè: «Il faraone non vi
ascolterà, perché si moltiplichino i miei prodigi nel
paese d’Egitto». [10]Mosè e Aronne avevano fatto tutti
questi prodigi davanti al faraone; ma il Signore aveva reso ostinato il
cuore del faraone, il quale non lasciò partire gli Israeliti dal
suo paese.

Spiegazioni illustrative della Bibbia con commenti ausiliari scritti