Numeri 22:1-24:25
Balak chiama Balaam, Numeri 22:1-24:25
1 Poi gli Israeliti partirono e si accamparono nelle steppe
di Moab, oltre il Giordano verso Gerico.
Il re di Moab fa appello a Balaam
[2]Ora Balak, figlio di Zippor, vide quanto Israele aveva fatto
agli Amorrei [3]e Moab ebbe grande paura di questo popolo, che
era così numeroso; Moab fu preso da spavento di fronte agli
Israeliti. [4]Quindi Moab disse agli anziani di Madian:
«Ora questa moltitudine divorerà quanto è intorno a
noi, come il bue divora l’erba dei campi».
Balak, figlio di Zippor, era in quel tempo re di Moab. [5]Egli
mandò messaggeri a Balaam, figlio di Beor, a Petor che sta sul
fiume, nel paese dei figli di Amau, per chiamarlo e dirgli: «Ecco
un popolo è uscito dall’Egitto; ricopre la terra e si è
stabilito di fronte a me; [6]ora dunque, vieni e maledicimi
questo popolo; poiché è troppo potente per me; forse
così riusciremo a sconfiggerlo e potrò scacciarlo dal
paese; so infatti che chi tu benedici è benedetto e chi tu
maledici è maledetto».
[7]Gli anziani di Moab e gli anziani di Madian partirono
portando in mano il salario dell’indovino; arrivati da Balaam, gli
riferirono le parole di Balak. [8]Balaam disse loro:
«Alloggiate qui stanotte e vi darò la risposta secondo
quanto mi dirà il Signore». I capi di Moab si fermarono da
Balaam.
[9]Ora Dio venne a Balaam e gli disse: «Chi sono questi
uomini che stanno da te?». [10]Balaam rispose a Dio:
«Balak, figlio di Zippor, re di Moab, mi ha mandato a dire: [11]Ecco,
il popolo che è uscito dall’Egitto, ricopre la terra; ora vieni
a maledirmelo; forse riuscirò così a batterlo e
potrò scacciarlo». [12]Dio disse a Balaam:
«Tu non andrai con loro, non maledirai quel popolo, perché
esso è benedetto».
[13]Balaam si alzò la mattina e disse ai capi di
Balak: «Andatevene al vostro paese, perché il Signore si
è rifiutato di lasciarmi venire con voi». [14]I
capi di Moab si alzarono, tornarono da Balak e dissero: «Balaam si
è rifiutato di venire con noi».
[15]Allora Balak mandò di nuovo i capi, in maggior
numero e più influenti di quelli di prima. [16]Vennero da
Balaam e gli dissero: «Così dice Balak, figlio di Zippor:
Nulla ti trattenga dal venire da me; [17]perché io ti
colmerò di onori e farò quanto mi dirai; vieni dunque e
maledicimi questo popolo». [18]Ma Balaam rispose e disse
ai ministri di Balak: «Quand’anche Balak mi desse la sua casa
piena d’argento e oro, non potrei trasgredire l’ordine del Signore, mio
Dio, per fare cosa piccola o grande. [19]Nondimeno,
trattenetevi qui anche voi stanotte, perché io sappia ciò
che il Signore mi dirà ancora».
[20]Dio venne la notte a Balaam e gli disse: «Se quegli
uomini sono venuti a chiamarti, alzati e và con loro; ma farai
ciò che io ti dirò». [21]Balaam quindi si
alzò la mattina, sellò l’asina e se ne andò con i
capi di Moab.
L’asina di Balaam
[22]Ma l’ira di Dio si accese perché egli era andato;
l’angelo del Signore si pose sulla strada per ostacolarlo. Egli
cavalcava l’asina e aveva con sé due servitori. [23]L’asina,
vedendo l’angelo del Signore che stava sulla strada con la spada
sguainata in mano, deviò dalla strada e cominciò ad andare
per i campi. Balaam percosse l’asina per rimetterla sulla strada. [24]Allora
l’angelo del Signore si fermò in un sentiero infossato tra le
vigne, che aveva un muro di qua e un muro di là. [25]L’asina
vide l’angelo del Signore, si serrò al muro e strinse il piede
di Balaam contro il muro e Balaam la percosse di nuovo. [26]L’angelo
del Signore passò di nuovo più avanti e si fermò
in un luogo stretto, tanto stretto che non vi era modo di ritirarsi
né a destra, né a sinistra. [27]L’asina vide
l’angelo del Signore e si accovacciò sotto Balaam; l’ira di
Balaam si accese ed egli percosse l’asina con il bastone. [28]Allora
il Signore aprì la bocca all’asina ed essa disse a Balaam:
«Che ti ho fatto perché tu mi percuota gia per la terza
volta?». [29]Balaam rispose all’asina:
«Perché ti sei beffata di me! Se avessi una spada in mano,
ti ammazzerei subito». [30]L’asina disse a Balaam:
«Non sono io la tua asina sulla quale hai sempre cavalcato fino
ad oggi? Sono forse abituata ad agire così?». Ed egli
rispose: «No». [31]Allora il Signore aprì
gli occhi a Balaam ed egli vide l’angelo del Signore, che stava sulla
strada con la spada sguainata. Balaam si inginocchiò e si
prostrò con la faccia a terra. [32]L’angelo del Signore
gli disse: «Perché hai percosso la tua asina gia tre
volte? Ecco io sono uscito a ostacolarti il cammino, perché il
cammino davanti a me va in precipizio. [33]Tre volte l’asina mi
ha visto ed è uscita di strada davanti a me; se non fosse uscita
di strada davanti a me, certo io avrei gia ucciso te e lasciato in vita
lei». [34]Allora Balaam disse all’angelo del Signore:
«Io ho peccato, perché non sapevo che tu ti fossi posto
contro di me sul cammino; ora se questo ti dispiace, io tornerò
indietro». [35]L’angelo del Signore disse a Balaam:
«Và pure con quegli uomini; ma dirai soltanto quello che
io ti dirò». Balaam andò con i capi di Balak.
Balaam e Balak
[36]Quando Balak udì che Balaam arrivava, gli andò
incontro a Ir-Moab che è sul confine dell’Arnon,
all’estremità del confine. [37]Balak disse a Balaam:
«Non ti avevo forse mandato a chiamare con insistenza?
Perché non sei venuto da me? Non sono forse in grado di farti
onore?». [38]Balaam rispose a Balak: «Ecco, sono
venuto da te; ma ora posso forse dire qualsiasi cosa? La parola che Dio
mi metterà in bocca, quella dirò». [39]Balaam
andò con Balak e giunsero a Kiriat-Cusot. [40]Balak
immolò bestiame grosso e minuto e mandò parte della carne
a Balaam e ai capi che erano con lui.
[41]La mattina Balak prese Balaam e lo fece salire a
Bamot-Baal, da dove si vedeva un’estremità dell’accampamento del
popolo.
Numeri – Capitolo 23
[1]Balaam disse a Balak: «Costruiscimi qui sette altari
e preparami qui sette giovenchi e sette arieti». [2]Balak
fece come Balaam aveva detto; Balak e Balaam offrirono un giovenco e un
ariete su ciascun altare. [3]Balaam disse a Balak:
«Fermati presso il tuo olocausto e io andrò; forse il
Signore mi verrà incontro; quel che mi mostrerà io te lo
riferirò». Andò su di una altura brulla.
Oracoli di Balaam
[4]Dio andò incontro a Balaam e Balaam gli disse:
«Ho preparato i sette altari e ho offerto un giovenco e un ariete
su ciascun altare». [5]Allora il Signore mise le parole in
bocca a Balaam e gli disse: «Torna da Balak e parla
così». [6]Balaam tornò da Balak che stava
presso il suo olocausto: egli e tutti i capi di Moab. [7]Allora
Balaam pronunziò il suo poema e disse:
«Dall’Aram mi ha fatto venire Balak,
il re di Moab dalle montagne di oriente:
Vieni, maledici per me Giacobbe;
vieni, inveisci contro Israele!
[8]Come imprecherò, se Dio non impreca?
Come inveirò, se il Signore non inveisce?
[9]Anzi, dalla cima delle rupi io lo vedo
e dalle alture lo contemplo:
ecco un popolo che dimora solo
e tra le nazioni non si annovera.
[10]Chi può contare la polvere di Giacobbe?
Chi può numerare l’accampamento d’Israele?
Possa io morire della morte dei giusti
e sia la mia fine come la loro».
[11]Allora Balak disse a Balaam: «Che mi hai fatto? Io
t’ho fatto venire per maledire i miei nemici e tu invece li hai
benedetti». [12]Rispose: «Non devo forse aver cura
di dire solo quello che il Signore mi mette sulla bocca?».
[13]Balak gli disse: «Vieni con me in altro luogo da
dove tu possa vederlo: qui ne vedi solo un’estremità, non lo vedi
tutto intero; di là me lo devi maledire». [14]Lo
condusse al campo di Zofim, sulla cima del Pisga; costruì sette
altari e offrì un giovenco e un ariete su ogni altare. [15]Allora
Balaam disse a Balak: «Fermati presso il tuo olocausto e io
andrò incontro al Signore». [16]Il Signore
andò incontro a Balaam, gli mise le parole sulla bocca e gli
disse: «Torna da Balak e parla così». [17]Balaam
tornò da Balak che stava presso il suo olocausto insieme con i
capi di Moab. Balak gli disse: «Che cosa ha detto il
Signore?». [18]Allora Balaam pronunziò il suo poema
e disse:
«Sorgi, Balak, e ascolta;
porgimi orecchio, figlio di Zippor!
[19]Dio non è un uomo da potersi smentire,
non è un figlio dell’uomo da potersi pentire.
Forse Egli dice e poi non fa?
Promette una cosa che poi non adempie?
[20]Ecco, di benedire ho ricevuto il comando
e la benedizione io non potrò revocare.
[21]Non si scorge iniquità in Giacobbe,
non si vede affanno in Israele.
Il Signore suo Dio è con lui
e in lui risuona l’acclamazione per il re.
[22]Dio, che lo ha fatto uscire dall’Egitto,
è per lui come le corna del bufalo.
[23]Perché non vi è sortilegio contro Giacobbe
e non vi è magìa contro Israele:
a suo tempo vien detto a Giacobbe
e a Israele che cosa opera Dio.
[24]Ecco un popolo che si leva come leonessa
e si erge come un leone;
non si accovaccia, finché non abbia divorato la preda
e bevuto il sangue degli uccisi».
[25]Allora Balak disse a Balaam: «Se proprio non lo
maledici, almeno non benedirlo!». [26]Rispose Balaam e
disse a Balak: «Non ti ho gia detto, che quanto il Signore
dirà io dovrò eseguirlo?».
[27]Balak disse a Balaam: «Vieni, ti condurrò in
altro luogo: forse piacerà a Dio che tu me li maledica di
là». [28]Così Balak condusse Balaam in cima
al Peor, che è di fronte al deserto. [29]Balaam disse a
Balak: «Costruiscimi qui sette altari e preparami sette giovenchi
e sette arieti». [30]Balak fece come Balaam aveva detto e
offrì un giovenco e un ariete su ogni altare.
Numeri – Capitolo 24
[1]Balaam vide che al Signore piaceva di benedire Israele e
non volle rivolgersi come le altre volte alla magìa, ma
voltò la faccia verso il deserto. [2]Balaam alzò
gli occhi e vide Israele accampato, tribù per tribù.
Allora lo spirito di Dio fu sopra di lui. [3]Egli
pronunziò il suo poema e disse:
«Oracolo di Balaam, figlio di Beor,
e oracolo dell’uomo dall’occhio penetrante;
[4]oracolo di chi ode le parole di Dio
e conosce la scienza dell’Altissimo,
di chi vede la visione dell’Onnipotente,
e cade ed è tolto il velo dai suoi occhi.
[5]Come sono belle le tue tende, Giacobbe,
le tue dimore, Israele!
[6]Sono come torrenti che si diramano,
come giardini lungo un fiume,
come àloe, che il Signore ha piantati,
come cedri lungo le acque.
[7]Fluirà l’acqua dalle sue secchie
e il suo seme come acqua copiosa.
Il suo re sarà più grande di Agag
e il suo regno sarà celebrato.
[8]Dio, che lo ha fatto uscire dall’Egitto,
è per lui come le corna del bùfalo.
Egli divora le genti che lo avversano,
addenta le loro ossa
e spezza le saette scagliate contro di lui.
[9]Si è rannicchiato, si è accovacciato come un
leone
e come una leonessa, chi oserà farlo alzare?
Chi ti benedisce sia benedetto
e chi ti maledice sia maledetto!».
[10]Allora l’ira di Balak si accese contro Balaam; Balak
battè le mani e disse a Balaam: «Ti ho chiamato per
maledire i miei nemici e tu invece per tre volte li hai benedetti! [11]Ora
vattene al tuo paese! Avevo detto che ti avrei colmato di onori, ma
ecco, il Signore ti ha impedito di averli». [12]Balaam
disse a Balak: «Non avevo forse detto ai messaggeri che mi avevi
mandato: [13]Quando anche Balak mi desse la sua casa piena
d’argento e d’oro, non potrei trasgredire l’ordine del Signore per fare
cosa buona o cattiva di mia iniziativa: ciò che il Signore
dirà, quello soltanto dirò? [14]Ora sto per
tornare al mio popolo; ebbene vieni: ti predirò ciò che
questo popolo farà al tuo popolo negli ultimi giorni». [15]Egli
pronunciò il suo poema e disse:
«Oracolo di Balaam, figlio di Beor,
oracolo dell’uomo dall’occhio penetrante,
[16]oracolo di chi ode le parole di Dio
e conosce la scienza dell’Altissimo,
di chi vede la visione dell’Onnipotente,
e cade ed è tolto il velo dai suoi occhi.
[17]Io lo vedo, ma non ora,
io lo contemplo, ma non da vicino:
Una stella spunta da Giacobbe
e uno scettro sorge da Israele,
spezza le tempie di Moab
e il cranio dei figli di Set,
[18]Edom diverrà sua conquista
e diverrà sua conquista Seir, suo nemico,
mentre Israele compirà prodezze.
[19]Uno di Giacobbe dominerà i suoi nemici
e farà perire gli scampati da Ar». [20]Poi vide
Amalek, pronunziò il suo poema e disse:
«Amalek è la prima delle nazioni,
ma il suo avvenire sarà eterna rovina». [21]Poi
vide i Keniti, pronunziò il suo poema e disse:
«Sicura è la tua dimora, o Caino,
e il tuo nido è aggrappato alla roccia.
[22]Eppure sarà dato alla distruzione,
finchè Assur ti deporterà in prigionia». [23]Pronunziò
ancora il suo poema e disse:
«Ahimè! chi potrà sopravvivere,
dopo che il Signore avrà compiuto tal cosa?
[24]Verranno navi dalla parte di Cipro
e opprimeranno Assur e opprimeranno Eber,
ma anch’egli andrà in perdizione».
[25]Poi Balaam si alzò e tornò al suo paese, mentre Balak se ne andò per la sua strada.
- ^ Indietro ^
- Per navigare: /
- ^ Indietro ^